Se le liti tra vicini degenerano

I vicini sono una cosa bellissima: annaffiano i fiori, danno da mangiare al gatto, ricevono i pacchi per noi. Ma possono anche diventare un tormento se superano costantemente i limiti della decenza e reagiscono in modo aggressivo a ogni richiesta di spiegazione. Oppure, viceversa, se si comportano come guardiani della morale e per evitare sguardi in cagnesco quasi non si esce più di casa.
Ma ce ne vuole, prima di arrivare a questa situazione. I classici argomenti conflittuali tra vicini sono il rumore, le piante o i progetti edilizi:

«Non si può fare più piano?» Controversie per il rumore

È una fresca serata di fine estate. I grilli cantano, il vento accarezza le foglie. Manca solo un bicchiere di vino bianco fresco, un buon libro sulla terrazza e la vita è perfetta. Ma poi, la porta accanto sbatte: il vicino è in casa. Poco più tardi risuona musica rock ad alto volume, dei motoveicoli passano davanti l’abitazione e inizia un party improvvisato in giardino che si protrae fino alle prime ore del mattino. Di nuovo.

È evidente che i due vicini hanno stili di vita molto diversi. L’articolo 684 del Codice civile svizzero stabilisce che tutti possono utilizzare i loro beni nella misura in cui questi non generino immissioni eccessive, ovvero limitazioni, per i propri vicini. Su ciò è da considerare eccessivo si può discutere però in ogni singolo caso. Da un punto di vista legale, devono essere rispettati gli orari di riposo ufficiali del comune, di solito tra le ore 22.00 e le 7.00 del mattino. Altrimenti sono il buon senso, una considerazione reciproca e una comunicazione aperta a dirimere tali conflitti.

«Cosa sta crescendo lì?» Controversie per le piante

Questo vicino non ha solo il pollice verde, ha un vero e proprio braccio verde: la sua siepe di lauroceraso è diventata un baluardo, e il melo al confine ha raggiunto altezze maestose e genera una quantità sorprendente di fogliame ogni autunno. Ci sarebbero mele a volontà, ma il vicino è così entusiasta della sua pianta che le raccoglie tutte per sé, anche quelle oltre il confine.

Quest’anno, la «vittima» del verde splendore esce dai gangheri: non appena il suo vicino parte per il fine settimana, taglia di propria iniziativa tutto ciò che sporge dalla siepe e dall’albero sul suo fondo. Poi getta i rami tagliati sul fondo del vicino come dimostrazione. Con questa azione, da un punto di vista legale, ha oltrepassato il limite. In linea di principio, è un suo diritto di tagliare le parti della pianta pendenti nel suo fondo, tuttavia avrebbe dovuto prima presentare un reclamo formale al suo vicino e fissare un termine per un provvedimento. Inoltre, il suo vicino potrebbe ritenerlo responsabile se il melo dovesse perire in seguito al taglio.

«Non lo voglio vedere» - Controversie per progetti edilizi

Un vivace ruscello gorgheggiante e sullo sfondo colline, prati e campi: questa vista perfetta regala una gioia ogni volta che ci si affaccia alla grande finestra panoramica. Ma poi il vicino decide di costruire un doppio garage. Con assoluta certezza lo progetterà in modo tale che blocchi la vista del ruscello. Invece di spaziare nella natura, l’occhio rimarrà impigliato in questa onta di cemento.

Nel caso di grandi progetti edilizi è necessario presentare una richiesta di costruzione contro cui si possa fare ricorso. Tuttavia, non esiste un diritto fondamentale a una vista senza ostacoli: nella piccola Svizzera, in linea di principio, quasi tutti devono aspettarsi che prima o poi si costruirà nella proprietà confinante, se ancora è vuota. Ma spesso ci sono possibilità di compromesso: magari il garage può essere progettato non così alto o spostato di qualche metro.

Discutere anziché fare causa

Non importa che si tratti di inquinamento acustico, piante o costruzioni: spesso si può trovare un compromesso ragionevole discutendone insieme. Per i progetti edilizi, sarebbe utile che fosse presente un rappresentante municipale come esperto e intermediario. Spesso aiuta mettersi nella posizione dell’altra persona, persino provare a vedere la siepe rampante, i bassi assordanti o i profilati di costruzione dal fondo del vicino. 

Se nonostante la buona volontà non si riesce a trovare una soluzione, un’assicurazione di protezione giuridica, ad esempio di Orion, può essere un buon aiuto. Quest’assicurazione fornisce consulenza sulle opzioni legali e, se necessario, sostiene le spese dell’avvocato e del tribunale. Spesso è possibile prevenire lunghi contenziosi consultando un mediatore. La protezione giuridica Orion opera da intermediario in questi casi e si fa carico dei costi. Con il supporto di un esperto neutrale, i vicini in contenzioso intraprendono una mediazione e sviluppano insieme una soluzione con un’elevata percentuale di successo. Ora si può finalmente tornare a salutarsi. Dopotutto, entrambe le parti saranno vicini di casa per ancora molti anni: si spera anni pacifici. 

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