- Che cos’è l’aliquota di conversione e perché è importante?
- Chi stabilisce l’aliquota di conversione?
- Esempi pratici di calcolo: come l’aliquota di conversione influisce sulla vostra rendita
- Come viene calcolata l’aliquota di conversione?
- La sfida delle aliquote di conversione in calo
- Strategie per assicurarsi una rendita stabile in età avanzata
- Responsabilità dei datori di lavoro
Che cos’è l’aliquota di conversione e perché è importante?
Chi stabilisce l’aliquota di conversione?
Esempi pratici di calcolo: come l’aliquota di conversione influisce sulla vostra rendita
L’aliquota di conversione minima per la previdenza per la vecchiaia obbligatoria ammonta al 6,8% e si basa su una promessa di interesse compresa tra il 4,5% e il 5% all’anno. Ciò significa che per poter finanziare questa aliquota, ogni anno gli istituti di previdenza devono ottenere un rendimento compreso tra il 4,5% e il 5%. Per garantire una migliore previdenza per la vecchiaia, collaboratori e collaboratrici e datori di lavoro possono volontariamente versare contributi più elevati.
Esempio:
Come viene calcolata l’aliquota di conversione?
L’ammontare dell’aliquota di conversione si basa su diversi fattori determinanti per il calcolo dell’importo della rendita:
- Speranza di vita: quanto più a lungo si vive oggi, tanto più a lungo il capitale di previdenza risparmiato durante la vita lavorativa deve bastare a garantire la sicurezza finanziaria in età avanzata.
- Tasso d’interesse tecnico: il tasso d’interesse tecnico è la remunerazione presunta del capitale di previdenza durante la fase di pensionamento, che viene utilizzata per calcolare le prestazioni garantite. Tiene conto dei rendimenti futuri sul mercato dei capitali e funge da base per la promessa di interesse nell’aliquota di conversione.
- Aspettative di rendita: prestazioni aggiuntive come la rendita per coniugi o per figli influenzano l’aliquota di conversione, in quanto comportano costi aggiuntivi per la cassa pensioni.
- Rendimenti e strategia d’investimento: anche i rendimenti degli investimenti in cui viene investito l’avere della cassa pensioni influiscono sull’aliquota di conversione.
- Requisiti normativi: la legge federale sulla previdenza professionale per la vecchiaia, i superstiti e l’invalidità (LPP) stabilisce l’aliquota di conversione minima applicabile all’avere di vecchiaia obbligatorio.
La sfida delle aliquote di conversione in calo
L’aliquota di conversione è sempre più sotto pressione: da un lato a causa dell’aumento della speranza di vita, dall’altro a causa del calo dei proventi degli investimenti. Con la revisione della LPP (2005), tuttavia, già una volta l’aliquota di conversione minima stabilita per legge è stata gradualmente ridotta tra il 2006 e il 2014, passando dall’iniziale 7,2% all’attuale 6,8%.
Spesso, però, si trascura il fatto che un’aliquota di conversione più bassa non comporta automaticamente una riduzione delle rendite. Una riduzione dell’aliquota di conversione riduce al minimo la ridistribuzione dagli assicurati attivi e assicurate attive ai beneficiari e beneficiarie di rendita, aumentando il margine di manovra per remunerazioni più elevate del capitale di previdenza. Con Vita Invest, un’aliquota di conversione del 4,3% ha consentito di erogare quattro rendite di vecchiaia aggiuntive. È quindi importante considerare l’aliquota di conversione nel contesto generale della prestazione di previdenza e dell’investimento di capitale, al fine di garantire rendite stabili e sostenibili nel lungo periodo.
Strategie per assicurarsi una rendita stabile in età avanzata
Per garantire un’adeguata previdenza per la vecchiaia, i lavoratori e le lavoratrici e i datori di lavoro possono adottare diverse misure:
- Versare contributi aggiuntivi: i lavoratori e le lavoratrici possono versare contributi volontari nella cassa pensioni (riscatti) per aumentare il loro avere di vecchiaia, garantire la loro rendita e al contempo risparmiare sulle imposte.
- Utilizzare la previdenza privata: l’integrazione della cassa pensioni con prodotti previdenziali privati, come il pilastro 3a, può aiutare a colmare le lacune di reddito in età avanzata.
- Lavorare più a lungo: un pensionamento più tardivo può avere un effetto positivo sulla rendita, poiché il capitale matura interessi più a lungo e l’aliquota di conversione è più elevata.
Responsabilità dei datori di lavoro
L’argomento è rilevante anche per i datori di lavoro. Non sono solo responsabili della scelta della cassa pensioni, ma anche dell’informazione e del supporto ai propri collaboratori e alle proprie collaboratrici. I datori di lavoro devono assicurarsi che i loro collaboratori e le loro collaboratrici dispongano di informazioni esaurienti sugli effetti sulla previdenza per la vecchiaia della strategia d’investimento, della remunerazione e delle aliquote di conversione. Ecco alcuni suggerimenti:
- Comunicazione trasparente: dissipate i dubbi dei collaboratori e delle collaboratrici con eventi informativi periodici o sessioni di consulenza individuali.
- Supporto aggiuntivo: aiutate i vostri collaboratori e le vostre collaboratrici a ottimizzare la loro previdenza privata.