Le precipitazioni violente e continue fanno uscire dagli argini i corsi d'acqua. L'intensa attività edilizia in zone vicine agli argini fa sì che in Svizzera la maggior parte dei danni sia causata dalle piene.
Gli effetti in seguito a forti inondazioni possono essere devastanti. Lo dimostrano gli eventi più recenti del 2014 che hanno provocato danni nell'Emmental e in Ticino. A causa delle violente precipitazioni, il fiume Emme raggiunse un livello record in poco tempo trasformando il ruscello del paese in un'onda di piena e provocando danni di diversi milioni di franchi. Anche in Ticino il Lago di Lugano e il Lago Maggiore sono cresciuti ed esondati, imponendo l'evacuazione di aziende, negozi e ospedali e l'interruzione delle attività; i costi furono molto alti.
Le attività di costruzione continuano la loro inarrestabile corsa. Pertanto, aumentano anche l'intensità insediativa e la concentrazione di beni lungo le rive. Significa che oggi un'inondazione potrebbe ferire più persone e provocare danni più gravi. Spesso il rischio viene aumentato dall'attività di costruzione, perché l'asfalto e il cemento sono superfici impermeabili, quindi l'acqua che in questo caso non viene assorbita scorre direttamente nei ruscelli e nei fiumi. E i cambiamenti climatici influiscono direttamente su questa dinamica: è atteso un aumento degli eventi estremi e di tempeste sempre più violente. Quindi, si aprono due scenari possibili: nella stagione invernale, a causa del persistere delle precipitazioni intense associate a un innalzamento del limite delle nevicate, sono attese più piene; nella primavera avviene lo stesso scenario se le forti precipitazioni coincidono con lo scioglimento di grandi quantità di neve.
I più grandi fiumi europei sorgono proprio nelle nostre Alpi, infatti la Svizzera viene spesso definita il castello d'acqua d'Europa. Le nostre Alpi sono cacciatrici di nuvole: se il vento soffia da ovest verso nord, porta masse d'aria umide dall'Atlantico verso il versante nordalpino scatenando forti piogge. Se il vento arriva da sud, l'aria del Mediterraneo soffia verso le Alpi, quindi si registrano piogge particolarmente forti nel versante a sud delle Alpi del Vallese, che passano per il sud dei Grigioni e arrivano in Ticino.
Il Ticino, nonostante sia denominato la «Sonnenstube» della Svizzera, appartiene alle regioni con il più alto tasso di piogge. Nelle valli del versante nordalpino e nell'Altipiano la situazione cambia, infatti qui quasi tutti i corsi d'acqua sono canalizzati. Inoltre, in questa zona quasi tutti gli alvei sono prosciugati, come ad esempio il Seeland bernese e molte valli pianeggianti. Tuttavia, le golene rimangono golene: se durante un periodo di forti piogge l'acqua piovana e la neve di fusione non riescono a scorrere nel fiume, quest'ultimo si riprende la sua zona inondabile.