Una donna è seduta per terra con un tablet

Riforma AVS 21: le modifiche più importanti

La riforma AVS entrerà in vigore gradualmente a partire dal 1° gennaio 2024. Ciò riguarda direttamente o indirettamente l’intera popolazione svizzera. Ecco le modifiche più importanti e le loro conseguenze:
  1. Età di pensionamento 65 anni anche per le donne
    L’età di riferimento di 65 anni per il pensionamento si applica ora a tutte le persone che lavorano in Svizzera, indipendentemente dal sesso. Ciò significa che l’età di pensionamento delle donne sarà gradualmente innalzata da 64 a 65 anni. Questo aumento sarà distribuito su più anni: le donne nate nel 1961 andranno in pensione tre mesi dopo il 2025, quelle nate nel 1962 sei mesi dopo il 2026 e quelle nate nel 1963 nove mesi dopo il 2027. Dal 2028, e dall’anno di nascita 1964, l’età di pensionamento di 65 anni si applicherà a tutti.

    Come vengono compensate le donne? 
    Tutte le donne nate tra il 1961 e il 1964, la cosiddetta generazione di transizione, sono compensate finanziariamente e ricevono un pagamento mensile aggiuntivo. L’entità di questa cifra dipende da vari fattori, come il reddito e i contributi versati fino a quel momento. 

    Ecco perché vale la pena usufruire di una consulenza personalizzata
  2. Età di pensionamento più flessibile per tutti
    Rendere l’età di pensionamento più flessibile è importante almeno quanto l’innalzamento dell’età di pensionamento per le donne. Questo ha un impatto su tutte le persone che attualmente lavorano in Svizzera. Non esiste più un’età di pensionamento fissa, ma solo un’età di riferimento di 65 anni. Allo stesso tempo, sarà possibile percepire regolarmente una rendita AVS dai 63 ai 70 anni, anche se la riscossione di una pensione prima dei 65 anni comporterà una riduzione della stessa.

    Continuare a lavorare conviene
    Anche continuare a lavorare dopo i 65 anni è più conveniente che in passato: in precedenza era necessario versare i contributi AVS, che però non venivano più conteggiati ai fini della rendita AVS. Ora è diverso: le persone occupate con più di 65 anni possono utilizzare i loro contributi AVS per compensare, tra l’altro, le lacune contributive. Questo è interessante per le persone che sono immigrate in Svizzera solo da adulte. Possono beneficiarne anche le persone con un reddito esiguo. Hanno due opzioni: o versano contributi sull’intero salario AVS oppure versano contributi soltanto sulla parte del reddito che eccede la cosiddetta franchigia di CHF 1’400 al mese.

    Anche in questo caso si raccomanda una consulenza, poiché le norme sono piuttosto complicate.
  3. Maggiore flessibilità per le casse pensioni
    Molte casse pensioni hanno già offerto in passato opzioni di pensionamento flessibili. Queste sono ora vincolanti: adesso tutti devono poter andare in pensione tra i 63 e i 70 anni. Possono offrire volontariamente prestazioni di vecchiaia a partire dall’età di 58 anni – parola chiave pensionamento anticipato. Le prestazioni di vecchiaia devono essere percepite dalla previdenza professionale al più tardi all’età di 70 anni. Inoltre, tutte le casse pensioni devono offrire ai loro assicurati un pensionamento parziale. Chi desidera ritirare il proprio avere di vecchiaia in un’unica soluzione può ora farlo in un massimo di tre fasi. Importante: è possibile prelevare i fondi in anticipo solo se si smette di lavorare o si riduce contemporaneamente il carico di lavoro. Il differimento è possibile solo per chi continua a lavorare oltre l’età di riferimento di 65 anni. 
  4. Adeguamento delle prestazioni di libero passaggio
    Molti non sono ancora a conoscenza di un’altra importante modifica per la previdenza professionale: chiunque abbia maturato una prestazione in seguito a un precedente lavoro retribuito poteva in precedenza rinviare la riscossione per un massimo di cinque anni dopo l’età normale di pensionamento, indipendentemente dall’attività lavorativa svolta. A partire dal 1° gennaio 2030, il prelievo differito sarà possibile solo se si dimostrerà di aver continuato a lavorare oltre l’età di riferimento.

    Una consulenza individuale sulla previdenza professionale è assolutamente consigliabile, perché se si vuole ottenere il massimo, è necessario considerare anche gli aspetti fiscali, ad esempio.

Come verrà finanziata la riforma?

Per coprire i costi aggiuntivi della riforma, l’imposta sul valore aggiunto sarà aumentata dello 0,4%, passando dall’aliquota standard del 7,7% all’8,1%. Questo riguarda tutti in Svizzera, poiché questa imposta sul valore aggiunto viene riscossa su servizi, alcolici, tabacchi, automobili, orologi e gioielli. L’aliquota dell’imposta sul valore aggiunto ridotta si applica a prodotti alimentari, medicinali, libri e giornali. Dal 1° gennaio 2024 la percentuale salirà dal 2,5% al 2,6%.

Riforma AVS

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