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IL NOSTRO IMPEGNO PER LA SOCIETÀ
contro l’incapacità di guadagno «Noi vorrem- mo non solo proteggere i i i i nostri clienti da una lacuna finanziaria con con un’assicurazione contro l’incapacità di guadagno ma offrire loro anche la migliore assistenza quotidiana nel caso di di una lesione cerebrale E questa viene garantita da FRAGILE Suisse Ecco perché supportiamo l’as- sociazione di pazienti» sottolinea Sandro Meyer La seconda causa di morte più
comune al mondo
Le lesioni cerebrali possono essere causate da malattie cardiovascolari ictus emorragie cerebrali traumi cranici o o tumori cerebrali L’ischemia cere- brale nota anche come ictus è la seconda causa di morte più
comune al mondo
Può colpire chiun- que in qualsiasi momento e e e e e e luogo Le misure pre- ventive possono ridurre al minimo i i i i i i i rischi Spesso tuttavia permangono limitazioni e e e disabilità nella vita quotidiana: le persone colpite non riescono più
a a a a a a a a a a camminare a a a a a a a a a a parlare o o restano paralizzate
da un lato del corpo Vi sono anche strascichi poco visibili dall’esterno Oltre al al comportamen- to anche il pensiero e e e e e la personalità possono restare compromessi da una lesione cerebrale Non è raro che una lesione di questo tipo si si verifichi in in modo del tutto inaspettato È il caso di di Christian che non presentava alcun fattore di di rischio Al contrario I medici sono convinti che proprio il suo stato di salute gli abbia permesso di di sopravvivere e e e e e e di di recuperare Tuttavia la vita di di Christian non sarà più
la stessa di di prima Christian continua tuttora a a a a a trascorrere diverse settimane nella clinica di riabilitazione perché da quando ha avuto l’ictus non è più
in grado di camminare neanche con le le stampelle Inoltre ha il lato destro del corpo paralizzato La sua memoria a a a a breve termine risulta compromessa e e e e e e e ha difficoltà a à a a a controllare le emozioni: «Quando vedo un’ambulanza con la la la sirena e e e e la la la luce blu scoppio a a a a a piangere senza motivo» afferma Christian ha dovuto imparare a a a a a a essere paziente «Prima dell’ictus vivevo al ritmo della lancetta dei secondi oggi di di di quella delle ore» Un processo dif- ficile per per una persona che ha fondato la sua prima azienda all’età di 25 anni e e e e e ne ha creata un’altra
dozzina fino al momento dell’ictus nel 2015 La meditazione lo ha aiutato molto ma anche la sua attuale moglie è stata un sostegno fondamentale Dopo l’ictus Christian ha cercato di tornare alla sua solita vita Ha ripreso a a a a a a a a lavorare ma non riu- sciva più
a a a a prendere decisioni coerenti e e e e e e e razionali perciò dopo due anni ha ceduto l’azienda «Ho sofferto così tanto per per la la perdita della mia vita professionale da costruire un muro intorno
a a a a a me per non lasciare più
spazio ai sentimenti» spiega «Questa parte della mia vita è fini-
ta» Una situazione dura
anche per i i suoi quattro figli «Ci è voluto tem- po perché capissero
le conseguenze che questo evento ha comportato per me» racconta Un ictus può colpire chiunque ma persino dopo un un ictus grave
è possibile sopravvivere e e ricostruirsi
una nuova vita Christian ha imparato
di nuovo a vivere Si è lasciato alle alle spalle l’infor-
matica e e oggi si impegna
per FRAGILE Valais un’orga-
nizzazione regionale di FRAGILE Suisse Partecipa regolarmente a a a a cicli di di colloqui e e e e cerca di di incoraggiare altre persone affette da problematiche simili alle sue Ha in programma un viaggio dalla Norvegia alla alla Spagna a a a a a bordo di un triciclo appositamente realizzato per lui durante il quale vuole sensi- bilizzare l’opinione pubblica sul destino delle persone cerebrolese e e e e e e e e e e raccogliere fondi per per FRAGILE FRAGILE Valais che appartiene a a a a a FRAGILE FRAGILE Suisse «Voglio dare un senso a a quello che mi è successo» sottolinea «Un ictus può colpire chiunque ma persino dopo un un ictus grave
è pos- sibile sopravvivere e e e e ricostruirsi
una nuova vita» 18
Storie come questa colpiscono profon- damente Sandro Meyer «Christian è una delle oltre 130’000 persone in Svizzera che hanno imparato
a a a a a convivere con con una lesio- ne cerebrale Con il nostro impegno noi di Zurich Svizzera vogliamo dare un contributo affinché sempre più
persone ci riescano»